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Nessun compositore barocco italiano ha prodotto musica più varia o più vividamente cantabile quanto Alessandro Scarlatti. Lavoratore instancabile, sulla scorta della povertà che aveva caratterizzato la sua infanzia, ebbe successo a Roma come compositore d’opera, ottenendo il favore e la protezione della regina Cristina di Svezia. Con la sua famiglia lasciò Roma nel 1684 per Napoli, dove assunse l’incarico di maestro di cappella alla corte del Viceré di Spagna.
Nel genere della cantata, le composizioni espressamente dedicate alla voce di basso rappresentano un numero esiguo se confrontate con quelle per soprano e contralto: nell’immenso corpus complessivo del repertorio vocale (il solo Händel compose più di un centinaio di cantate nel triennio “italiano”) le opere per basso sono solo qualche decina.

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Programma

Alessandro Scarlatti (1660-1725)
Sotto l’ombra di un faggio
Recitativo – Aria – Recitativo – Aria

Nicolò Porpora (1686-1768)
Sinfonia n 2 in Do maggiore
da Sinfonie da Camera Op 2
Adagio – Allegro – Affettuoso – Allegro

Alessandro Scarlatti
Tu resti, o mio bel nume
Recitativo – Aria – Recitativo – Aria

Nicolò Porpora
Sinfonia n 1 in Sol maggiore
da Sinfonie da Camera Op 2
Adagio – Allegro – Aria I – Aria II

Alessandro Scarlatti
Immagini d’orrore
Aria – Recitativo – Aria

TRAILER della Cantata "Tu resti" di Alessandro Scarlatti

A. Scarlatti - "Sotto l'ombra di un faggio", cantata per Basso, due violini e continuo - Patrizio La Placa e Cenacolo Musicale

A. Scarlatti - "Tu resti" cantata per Basso, due violini e continuo - Patrizio La Placa e Cenacolo Musicale

A. Scarlatti "Immagini d'orrore", cantata per Basso, due violinie continuo - Patrizio La Placa e Cenacolo Musicale

Sinfonia Op 2 n.2 in Do magg." di Nicola Porpora - Cenacolo Musicale

Sinfonia Op 2 n.1 in Sol magg." di Nicola Porpora - Cenacolo Musicale

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